Adriatico Ancona - LEO BASKET 49-40

Arbitri: Santilli di Recanati Principi Falconara

Parziali:8-12;17-17;16-6;8-5

ADRIATICO ANCONA: Corrinaldesi 2, Verolini 7, Petraccini 2, Lucarelli 8, Strologo, Marcelletti 19, Mangiaterra 8, Ballardini ne, Bernardini 3, Francucci ne. All. Sordoni

Seconda sconfitta per la LEO femminile, nonostante un ottimo avvio, nel secondo tempo si è bloccato l’attacco lasciando la vittoria alle anconetane.

Le ragazze parto molto bene alternando penetrazioni in 1c1 di Campara e Calabresi e buoni giochi a due tra lunghe e piccole, raggiungendo  il massimo vantaggio  su a 2 minuti alla fine del primo tempo sul 19-29. In chiusura Ancona con due triple della Mangiantera, la seconda giudicata da tutti oltre la sirena tranne che da un arbitro, si rimette in partita (25-29). All’inizio del terzo quarto l’Adriatico sfruttando la lunga Marcelletti (19pt) raggiungeva e superava le ragazze ternane, che non trovavano più la via del canestro nonostante buoni tiri dal perimetro.

Nell’ultimo quarto Ancona riusciva ad amministrava il vantaggio, con le ragazze della LEO che si disunivano in attacco cercando prevalentemente conclusioni personali, senza sfruttare più il gioco corale che gli aveva permesso di condurre nella prima parte della partita.

Buona prova di Calabresi che dopo lo stop con l’Agape, condizionata dall’infortunio alla caviglia destra con il P.Recanati, è tornata a macinare punti, però la sfortuna continua a perseguitarla e a meno di un minuto dalla fine questa volta è la caviglia sinistra a cedere.

Sabatini si è distinta anche questa volta come la migliore in campo con 14 di valutazione, Campara dopo un buon avvio si è fatta condizionare e innervosire nella seconda parte dai falli che gli venivano fischiati contro e quasi mai a favore. Da segnalare anche le prove di Melchiori e Corallini.

La LEO deve fare autocritica sul l’aver smesso di giocare negli ultimi 20minuti, ma va anche detto che l’arbitraggio ha permesso un gioco fisico solo da un parte del campo, lasciando che le lunghe avversarie giocassero perennemente in 3 secondi, e sfruttando infrazioni di passi, mai fischiate, prendessero posizione vicino canestro.