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Terni, Provincia nella bufera per le palestre PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
martedì 26 marzo 2013

Terni, Provincia nella bufera per le palestre: «Aumento del canone ingiustificato»

Un 'contributo straordinario' - che potrebbe raggiungere i 5 mila euro - richiesto alle società sportive scatena la protesta: «Non pagheremo per nessun motivo»

di F.T.

Palestre troppo care e aumenti indigesti. Le società sportive del territorio non ci stanno, in particolare quelle del volley e del basket, e attaccano la Provincia: «non pagheremo un centesimo in più del dovuto». Intanto preparano una manifestazione di protesta sotto la sede di palazzo Bazzani.

La lettera La scintilla che ha acceso la miccia è arrivata per posta: un lettera raccomandata in cui la provincia di Terni impone il pagamento di un ‘contributo straordinario’ per le utenze degli impianti sportivi della stagione in corso: da 3 a 7 euro l’ora, a seconda delle dimensioni, per un totale che va da un minimo di 5-600 euro ad un massimo di 4-5 mila. Un aumento da saldare in tre rate, da marzo a maggio. Pena la chiusura degli impianti che potrebbe avvenire entro i primi dieci giorni di aprile, cioè proprio nel pieno dei campionati.

Il confronto «Il tono della missiva è perentorio fino ad essere arrogante – spiegano i rappresentanti delle società – perché a questa lettera ci si è arrivati dopo una lunga e snervante discussione con tecnici, dirigenti e amministratori della provincia. Un confronto in cui l’ente si è sempre dimostrato sordo e cieco. Non si capisce come questo contributo sia calcolato e non è accettabile il fatto che, come ammettono gli stessi tecnici, si tratti di conteggi approssimativi».

La polemica Lo scontro è aperto e allora ognuno tira fuori i suoi argomenti. “Viste le inefficienze con cui dobbiamo convivere, non ultima quella del riscaldamento, non riteniamo giusto sostenere un costo maggiore per un servizio che è sempre peggiore. I costi per il riscaldamento sono alti perché molte palestre hanno vetri rotti, sostituiti da fogli di cartone per imballaggio”. A rendere ancora meno ‘digeribile’ l’aumento, è il fatto che già ad inizio stagione le tariffe sono state ritoccate verso l’alto del 20%

La riflessione «Intorno alle palestre dove si allenano migliaia di ragazzi e ragazze, si muovono diversi soggetti il cui compito non sembra essere quello di renderle sempre più efficienti e accoglienti ma quello di aprirle all’inizio dell’attività e chiuderle alla fine. Facendo poi i conti e chiedendo alle società sportive contributi ordinari e straordinari per farli quadrare. Una logica perversa – affermano i rappresentanti delle società – e non più sopportabile. Molti genitori si rifiutano di pagare le quote mensili perché vedono il proprio figlio allenarsi in ambienti freddi, spesso poco puliti e senza acqua calda. Per questo siamo pronti a chiedere i danni».

 

Ultimo aggiornamento ( martedì 26 marzo 2013 )
 
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