Und 17 Ecc: svanisce il sogno final four
Scritto da Administrator   
giovedì 03 aprile 2014
ALMALASA TODI 69 – VIRTUS TERNI 65
Arbitri: Leonelli e Petritaj
Parziali: 23-9, 14-11, 16-24, 16-21
TODI: Bartoccini, Spadari, Panico 6, Magni 2, Tascini, Chinea 23, Pomoli 3, Chinea N 17, Pandimiglio 18, Frustichino, Rinaldi. All. Morcellini. Ass. Maglione
TERNI: Navarra 2, Arra 4, Chiappalupi 2, Fossatelli 1, Bazzucchi, Amadio 18, Barcaroli 10, Metalla 16, De La Rosa 2. All. Graziani. Ass. Sergnese
 
Finisce con il quintetto di casa a festeggiare in mezzo al campo la serie di playoff tra Todi e Terni, due squadre capaci di giocare gare di ottima intensità e spunti tecnici, un bellissimo spot per la pallacanestro umbra. Prevale Todi, si diceva, e lo fa con un solo punto di scarto, a testimonianza dell'equilibrio che ha regnato nella serie e nel campionato, concluso alla pari a quota 16 punti, con differenza canestri a favore dei tuderti, per giunta guadagnato in un tempo supplementare.
La gara parte subito al meglio per la squadra di casa guidata da un Chinea davvero intenso ed efficace; è lui a guidare i suoi buttandosi dentro con la necessaria volontà a cercare canestri sporchi, figli di una voglia fuori dal comune. Non solo, il play avversario trova il fondo della retina anche con dei comodi arresti e tiri che lo mandano in doppia cifra già dopo pochi minuti di gioco. Noi stiamo a guardare, anzi peggio, sbagliamo qualsiasi conclusione ci passi per le mani. Clamorosi errori da sotto, un paio dei quali completamente da soli sotto al canestro, sono la fotografia di un primo tempo difficile da raccontare sotto un punto di vista tattico, mentre è facile riassumere con un cattivo approccio. E' qui che Todi scava il parziale che gli permetterà di controllare il risultato fino alla fine del tempo, con un eloquente +17. Il secondo tempo è un'altra partita. La Virtus entra in campo con grande energia, dimostrando di non voler piegarsi al corposo svantaggio; così con una difesa a zona mista, mette in difficoltà l'attacco di casa, ritrovando qualche transizione che da ossigeno e soprattutto permette di accorciare sui rivali. Todi vive di soluzioni personali, che anche se discontinue rimangono produttive, visto che riesce sempre a trovare il canestro, ma ormai i ternani sono in partita. Nell'ultimo quarto la Virtus continua a gestire la partita, ma due canestri davvero funambolici di Pandimiglio, l'uomo in più dei tuderti in tutta la serie, oltre che al canestro e fallo di Chinea, lasciano distanza tra le due squadre. Si arriva agli ultimi possessi con la Virtus sempre più vicina, fino al canestro di De La Rosa che riporta la contesa ad un solo punto di differenza. Chinea, prende la rimessa e lancia la palla avanti, facendo scorrere i preziosi secondi, che chiudono la contesa sul 69-65 per la squadra di casa. Onore ai vincitori dunque, che hanno saputo giocare due partite di rara intensità fisica ma soprattutto mentale, a differenza di “noi”, incapaci di tenere lo stesso ritmo per tutti gli 80 minuti. Peccato davvero, anche perchè quando si perde di un punto in due gare, si capisce bene come la differenza possa essere trovata anche in un singolo possesso, così saltano alla memoria le mille occasioni avute per chiudere gara uno in casa, con un parziale nettamente maggiore di quello che poi ha deciso il parquet; senza contare poi che abbiamo dovuto affrontare la gara di ritorno senza Benedetti, Finetti e Cenciarelli (16 punti in gara uno), fermati da un virus influenzale. Come detto però, onore ai nostri rivali, ai quali va il nostro in bocca al lupo.